| Home | Presentazione | Missione | Aiutare | Iniziative | Progetti | Notizie | Contatti | Collegamenti |
Elenco | Città Ragazzi | Officina | Cisterna |
|
Tabor Hill - Cebu (Filippine) - La Cisterna sta diventando realtà. |
Dove: così lontano così vicino
La terra vista dall’alto è una palla unica e indivisibile con attorno pochi chilometri di aria
L'isola di Leyte si trova nel centro-est delle isole Filippine, tra le circa sette mila, di cui tre mila abitate; come grandezza si trova al 12° posto con 5,712 Km quadrati come popolazione al 14° posto con 1,592,366 abitanti. Le lingue parlate sono il cebuano, più dalla parte ovest nella direzione di Cebu (da cui dista cinque ore di nave) e il waray waray nella parte est.
Oltre gli indigeni che si riferiscono ai due gruppi linguistici ci sono i discendenti spagnoli e alcuni cinesi. La capitale è TACLOBAN City a due ore di macchina da ORMOC City. Quest'ultima è il punto di riferimento della Mission of the OAD, la missione degli Agostiniani Scalzi. Infatti Puerto Bello (pronuncia locale di Porto velho, alla spagnola, i Filippini hanno difficoltà a pronunciare la v e la fanno diventare b), è il centro della missione ed era originalmente il Porto del lato ovest dell'isola, oggi si trova a venti km da Ormoc City, strada sempre lungo il mare con grandi risaie, e a dieci km dal municipio di Merida a cui appartiene anche come parrocchia.
Il lavoro principale è l’agricoltura e la pesca, famoso l’ananas di Ormoc, già scoperto dalla “Del Monte". La riforma agraria, cioè da mezzadri (per modo di dire) sono diventati proprietari, non ha portato i frutti previsti. Molti nell'impossibilità di lavorare in proprio, hanno abbandonato il terreno e si sono trasferiti ai bordi delle città. È da qui che hanno origine i tantissimi bambini di strada che la missione OAD cerca di raccogliere nella Città dei Ragazzi per prepararli per la vita.
Dalle enunciazioni di principio all’azione concreta
La Cisterna viene realizzata grazie alle donazioni e sponsorizzazioni che riceve. I contributi, grandi o piccoli che siano, scandiscono il tempo del lavoro e della gioia.
Questi i costi “presunti” che dobbiamo
sostenere:
Agli sponsor:
Chi: Missionari con Padre Luigi
I Padri Agostiniani Scalzi della Madonnetta
Padre Luigi Kerschbamer è nato sessanta anni fa a Lauregno, località a cavallo delle province di Trento e di Bolzano. Arrivato al seminario dei Padri Agostiniani Scalzi, nel Santuario della Madonnetta, nel 1961, è stato ordinato sacerdote, sempre al Santuario della Madonnetta, dal vescovo Mons. Chiocca nel 1974 mentre il card. Siri era in missione in Russia. Nei primi anni di sacerdozio alla Madonnetta è responsabile della gioventù del Vicariato di Castelletto; successivamente inizia i gruppi di Rinnovamento dello Spirito: San Camillo, Madonnetta, Chiavari, Savignone e Masone. Nel 1978, a richiesta dei Superiori, parte missionario in Brasile, col compito specifico dell’animazione vocazionale. Dal niente sorge un seminario dopo l’altro; da tre case e cinque frati, oggi gli Agostiniani Scalzi sono provincia autonoma del Brasile con 8 seminari. Nel 1994 lo aspetta un’altra esperienza. Padre Luigi parte per l’altra parte del mondo, le Filippine, con l’incarico di aprire un nuovo campo missionario.
Anche qui il lavoro si sviluppa rapidamente; inizio a Cebu, poi Butuan, isola di Mindaneo e Puerto Bello nell’isola di Leyte. In questi anni una trentina di sacerdoti sono stati ordinati e altri centocinquanta giovani sono in cammino per realizzare il loro sogno di servizio religioso sacerdotale e missionario. Per la loro preparazione a Cebu è stato aperto l’Istituto Teologico S. Monica, dove insegna anche il genovese Marco Biondi. Padre Luigi, tra Brasile e Filippine, è stato Maestro dei novizi di ben 18 gruppi, per un totale di oltre 300 giovani.
Ultimamente gli orizzonti si sono allargai ospitando nelle Filippine giovani dell’Indonesia, del Pakistan, dell’India e della Cina. Una dozzina di sacerdoti filippini svolgono il loro ministero in Italia, come padre Alex Remolino negli anni scorsi e padre Randy Tibayan oggi in Corso Firenze a Genova. Nelle Filippine, parallelamente al lavoro vocazionale, si svolge quello sociale.